lunedì 4 aprile 2011

2) IL PARTY

 Finalmente scorsi l'ansa del fiume dietro cui si celava la nostra casa, eravamo quasi arrivati, ancora poche centinaia di metri e... sbarrai gli occhi per la sorpresa... gli alberi che circondavano la proprietà erano stati  ricoperti di lucine colorate che riflettevano un'atmosfera irreale sulla foresta circostante.
 Parcheggiai il pick-up nel grande spiazzo antistante la casa, la scala che conduceva al grande portone d'entrata era invasa di vasi di cristallo colmi di rose, guardai Bella e notai che era rimasta a bocca aperta, le aprii la porta e le  feci strada all'interno della casa, potevo sentire nella mia mente l'ecitazione dei miei famigliari, per noi era inusuale poter festeggiare un compleanno e quindi tutti erano impazienti di iniziare quella festa... l'unica che si sentiva a disagio sembrava proprio essere la nostra festeggiata che continuava a guardarsi intorno ed a stropicciarsi le mani.


Quando entrammo nel salotto erano tutti lì ad aspettarci “BUON COMPLEANNO BELLA!” esclamarono all'unisono.
 La grande sala era satura del profumo delle rose, sul pavimento erano state disposte centinaia di candele accese che col loro fiocco bagliore illuminavano la stanza dando a tutta la scena un aspetto fiabesco.
 Al centro del tavolo, circondata da una montagnola di regali avvolti in carta argentata, troneggiava la torta di compleanno più grande che avessi mai visto.
Dovevo ammettere che quando mia sorella decideva di organizzare una festa non c'era nessuno che potesse competere con lei!
 Mi voltai verso Bella per vedere l'effetto che aveva su di lei tutta quella scena, era tutta rossa dall'imbarazzo.. le strinsi la mano cercando di farle coraggio... si voltò verso di me e mi sorrise... Forse mi stavo sbagliando ma mi sembrò che in fondo anche lei si stesse divertendo.
 Esme e Carslile si fecero avanti per primi e la abbracciarono dietro di loro c'erano Rosalie e Emmet, lui le sorrise e la prese un po' in giro, mentre Rosalie fu sgarbata come al solito, prima o poi le avrei fatto vedere io se non avesse imparato come trattarla... era veramente insopportabile! non avevo mai capito il perchè Carslile avesse deciso di trasformarla,era sempre stata una ragazza superficiale e piena di sè!
 Alice si avvicinò saltellando e l'abbracciò lasciando Jasper un po' indietro, il mio fratellino aveva ancora un po' di problemi con i mortali, come biasimarlo, noi eravamo molto più allenati di lui a resistere alle tentazioni del sangue umano.
“Ed ora i regali!” esclamò Alice con la sua voce argentina.
 Andò verso la pila dei pacchi e porse a Bella un pacchetto voluminoso dicendole che era da parte di Rose, Emmet e Jasper, prese il grande pacco tra le braccia ringraziò e agitò la scatola per capire che cosa contenesse, Jasper, ansioso di sapere cosa ne pensasse le disse che era un impianto stereo nuovo per il suo pick-up. 

“Veramente più che l'autoradio dovresti sostituire il furgoncino.. ormai è un pezzo d'antiquariato” le disse, da lontano giunse la risata di Emmet che nel frattempo era andato a montarlo.
 Si era subito messa sulla difensiva tessendo le lodi del suo vecchio Chevy come se stesse parlando di un vecchio amico. Chissà che cosa ci trovava mai in quell'ammasso di ferraglia!! era arrivato il turno del regalo mio e di Alice!. 
“non ti arrabbiare, niente di costoso proprio come volevi tu”.
Strappò la carta argentata che avvolgeva il regalo e...una minuscola goccia di sangue cadde sul tappeto immacolato, no.. non era possibile.. si era tagliata con la carta!!! Nel giro di un secondo la situazione precipitò.
Vidi mio fratello lanciarsi su di lei come un leone sulla preda, cercai di trattenerlo, ma niente riesce a fermare una belva affamata, scivolò tra la presa delle mie braccia
 “Jasper stai lontano da lei!!” la lanciai oltre il tavolo per metterla in salvo, mentre Emmet cercava di trattenerlo con tutte le sue forze.
 Bella cadde rovinosamente sul tavolo e trascinò con se tutti i bicchieri e le coppe di cristallo che si trasformarono in migliaia di schegge acuminate... il sangue sgorgava dal suo braccio e tutti noi pur volendole bene, eravamo costretti ad allontanarci da lei.
 La sete ci stava ardendo vivi, sentivo i pensieri di tutti i miei famigliari... li spinsi ad uscire in fretta dal salone,  se fossero rimasti ancora un secondo in quella stanza Bella avrebbe avuto a che fare con sei predatori affamati.
Rosalie ed Emmet trascinarono fuori Jasper cercando di metterlo in ragione, anche Esme e Alice li seguirono incapaci di resistere ancora a lungo all'odore dolce del suo sangue.
 Solo Carslile era tranquillo, lui aveva imparato a combattere la sete, nel suo lavoro ogni giorno aveva a che fare col sangue umano e grazie al suo autocontrollo era riuscito a diventare un ottimo medico ed a salvare molte vite umane. Mio padre era una persona meravigliosa, avrei tanto voluto essere come lui.
 Sentivo la mia gola urlare per il bruciore, sentivo la voce nella mia mente, avrebbe voluto che seguissi il richiamo del mio istinto, ma non volevo uscire, potevo resistere, dovevo resistere!! 


Sarei voluto rimanere li con lei ma Carslile si accorse di quanto era difficile per me controllarmi in quel momento, quindi, mi spinse ad andare a cercare mio fratello.
“ Jasper in questo momento starà maledendo se stesso per la reazione che ha avuto” disse mio padre.
 E fa bene... pensai tra me e me... avrei voluto ribattere ma non ne avevo la forza, ero troppo sconvolto al pensiero di quello che sarebbe potuto accadere.

 Vagai per il giardino come una belva in gabbia alla ricerca di Jasper, la rabbia faceva ribollire il veleno nelle mie vene, avrei voluto combattere con lui, sfogare la mia ira fino a staccargli gli arti a morsi.
 Il giardino che prima mi era sembrato un luogo di sogno ora era diventato un luogo di caccia, un suono rauco mi usciva dalla gola, se avessi  trovato Jasper gli avrei insegnato io una volta per tutte a dominare i suoi istinti.

 Lo trovai... si era andato a nascondere nella parte più fitta dei cespugli... mi avvicinai guardingo, ancora non mi aveva notato, era troppo preso dal suo senso di colpa per accorgersi di me... “bravo, fai bene a sentirti in colpa, possibile che non riesci ancora a dominare la tua natura?” ero al culmine della mia ira mi piegai sulle ginocchia pronto a balzargli addosso.
... si girò... mi aveva visto... il suo viso era una maschera di dolore, lo guardai negli occhi e tutta la mia furia svanì.
“Ciao Edward”
“Ciao Jas”
“scusami Edward... veramente … quando ho sentito l'odore del suo sangue... beh ecco.. non sono forte come voi, la mia vita passata ha preso il sopravvento... non oso pensare che cosa avrei potuto fare se tu non mi avessi trattenuto!!! Edward.. mi dispiace, non so che altro dire.. come sta Bella? Pensi che potrà mai guardarmi negli occhi senza ripensare a quello che stavo per farle?”
 “No Jas.. scusami tu.. anzi devo chiedere scusa a tutti voi, non avrei mai dovuto permettere che lei si avvicinasse a noi... è tutta colpa mia... sono io che continuo a metterla in queste situazioni... se non mi fossi  messo con lei tutto questo non sarebbe mai successo!!”
“davvero Edward, ti capirei se non volessi più rivolgermi la parola dopo questa sera..”
  Lo consolai per un po' e lo strinsi in un abbraccio... povero Jasper, chissà per quanto tempo avrebbe rimuginato su questa storia!

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